Dactylorhiza sambucina (L.) Soó

Phylum: Tracheophyta Sinnott, 1935 ex Cavalier-Smith (1998)
Classe: Liliopsida Batsch (1802)
Ordine: Asparagales Bromhead (1838)
Famiglia: Orchidaceae Juss., 1789
Genere: Dactylorhiza Neck. ex Nevski
Italiano: Orchide sambucina
English: Elder-flowered Orchid
Français: Orchis sureau
Deutsch: Holunder, Knabenkraut
Español: Orquídea sáuco
Descrizione
Il nome generico (Dactylorhiza) è formato da due parole greche: “dito” e “radice” e si riferisce ai tuberi suddivisi in diversi tubercoli (tuberi a forma digito-palmata). Il nome specifico (sambucina) deriverebbe dall'odore di sambuco che emanano alcune piante di questa specie. Il binomio scientifico di questa pianta inizialmente era Orchis sambucina, proposto dal botanico e naturalista svedese Carl von Linné (1707 - 1778) in una pubblicazione del 1755, modificato successivamente in quello attualmente accettato (Dactylorhiza sambucina), proposto dal botanico ungherese Károly Rezso Soó (1903-1980) nel 1962. È una pianta erbacea glabra alta 10 - 40 cm. La forma biologica è geofita bulbosa (G bulb), ossia sono piante perenni che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati bulbi o tuberi, organi di riserva che annualmente producono nuovi fusti, foglie e fiori. È un'orchidea terrestre in quanto contrariamente ad altre specie, non è “epifita”, ossia non vive a spese di altri vegetali di maggiori proporzioni. Le radici sono fascicolate e secondarie da bulbo, e si trovano nella parte superiore dei bulbi. Fusto: parte ipogea: la parte sotterranea del fusto è composta da due tuberi (bulbi-tuberi) divisi soltanto all'apice in più lobi o tubercoli (caratteristica peculiare del genere Dactylorhiza); il primo svolge delle importanti funzioni di alimentazione del fusto, mentre il secondo raccoglie materiali nutritizi di riserva per lo sviluppo della pianta che si formerà nell'anno venturo. Parte epigea: la parte aerea del fusto è breve, cava e tubulosa. Alla base sono presenti alcune guaine fogliari (resti di foglie atrofizzate), mentre superiormente è scanalata (angolosa) e sfumata di violaceo. Le foglie, da 4 a 7 in tutto, quelle inferiori sono oblungo-obovate ovvero oblanceolate-lineari con apice ottuso, mentre le foglie superiori sono lanceolate con apice acuto. Il portamento è più o meno eretto. Sulla superficie sono presenti inoltre delle nervature parallele disposte longitudinalmente (foglie di tipo parallelinervie); non sono maculate. Sono inoltre amplessicauli e abbraccianti (guainanti) il fusto. Le foglie lungo il fusto sono distribuite in modo equo. Dimensione delle foglie: larghezza 1-2,5 cm; lunghezza 6-12 cm. I fiori sono riuniti in infiorescenze dense e multiflore a forma cilindrico-ovoidale. I singoli fiori inoltre sono posti alle ascelle di brattee fogliacee a forma lanceolata, acute all'apice; le inferiori sono più lunghe dei fiori e avvolgono l'infiorescenza, le altre più lunghe dell'ovario. I fiori inoltre sono resupinati, ruotati sotto-sopra tramite torsione dell'ovario[1]; in questo caso il labello è volto in basso. Lunghezza dell'infiorescenza: 5 - 10 cm. Lunghezza delle brattee: 4 cm. I fiori sono ermafroditi ed irregolarmente zigomorfi, pentaciclici (perigonio a 2 verticilli di tepali, 2 verticilli di stami (di cui uno solo fertile - essendo l'altro atrofizzato), 1 verticillo dello stilo)[2]. Il colore dei fiori varia dal giallo al magenta o rosso-violaceo. In alcune zone è facile trovare insieme individui con i due colori indicati. Più difficile è trovare individui con i due colori screziati. Dimensione del fiore: 12-18 mm. Formula fiorale: P 3+3, [A 1, G (3)]. Il frutto è una capsula. Al suo interno sono contenuti numerosi minutissimi semi piatti. Questi semi sono privi di endosperma e gli embrioni contenuti in essi sono poco differenziati in quanto formati da poche cellule. Queste piante vivono in stretta simbiosi con micorrize endotrofiche, questo significa che i semi possono svilupparsi solamente dopo essere infettati dalle spore di funghi micorrizici (infestazione di ife fungine). Questo meccanismo è necessario in quanto i semi da soli hanno poche sostanze di riserva per una germinazione in proprio. La riproduzione di questa pianta avviene in due modi: per via sessuata grazie all'impollinazione degli insetti pronubi; la germinazione dei semi è tuttavia condizionata dalla presenza di funghi specifici. Per via vegetativa in quanto uno dei due bulbi possiede la funzione vegetativa per cui può emettere gemme avventizie capaci di generare nuovi individui (l'altro bulbo generalmente è di riserva).
Diffusione
Abbastanza comune ed è diffusa in tutta l'Europa centro-meridionale (è assente nelle Alpi Dinariche e meno frequente sul versante nord delle Alpi). In Italia è presente nelle Alpi e Prealpi, nell'Appennino e in altre zone montuose o collinari. È presente anche in Corsica e in Sicilia, manca in Sardegna.
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Stato: Germany (Est) |
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Stato: Germany (West) |
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Data: 10/04/1989
Emissione: Flora Orchidee Stato: Åland Islands |
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Stato: Slovenia |
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Stato: Sweden |
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